Quando ho deciso di comprare il Piaggio 1 Active è stata una questione di istinto. Indubbiamente concordo che il futuro della mobilità urbana sia elettrico, ma credo che sia un futuro a cui ancora non siamo pronti, lo saremo, forse, fra un decennio.
C’è qualcosa in questo scooter che mi è piaciuto subito che però, ad onor del vero, c’entra ben poco con le sue caratteristiche tecniche rivoluzionarie: mi ricorda un modo impressionante il lo Zip con il quale da adolescente vivevo la mia città.


Ho sempre apprezzato scooter piccoli e leggeri, lasciando alle moto “vere” portarmi fuori porta. Fino a pochi anni fa giravo senza problemi con uno Yamaha Aerox e se sono salito di cilindrata è stato solo a causa delle folli richieste delle compagnie per assicurare un ciquantino e per i consumi non proprio contenuti dei motori a 2 Tempi. Certo è anche vero che il mio “cinquantino” era tutto tranne che originale… Del resto il continuo aumento del prezzo della benzina rende più interessante sondare le proposte di mobilità basate sui motori elettrici: sono oggi presenti sul mercato diversi marchi, ma è chiaro che affidarsi ad un marchio come Piaggio da delle garanzie diverse sulla qualità del prodotto.
Quindi lascerò il mio fido Agility R16 per condurre un test di almeno 12 mesi con il Piaggio 1. Una comparativa potrebbe sembrare inopportuna con due mezzi tanto diversi, ma essendo stati acquistati per lo stesso scopo (ovvero il commuting casa-lavoro) forse nemmeno troppo.
Come è fatto?
Omologato come motociclo il Piaggio 1 Active promette prestazioni “interessanti”: velocità massima di 60Km/h, autonomia oltre gli 80km in modalità ECO (limitata a 30km/h) che scendono a circa 60 utilizzando il motore a potenza “piena”.

Il peso è molto contenuto (85kg), così come le dimensioni e al di là delle altre caratteristiche tecniche potrete trovare su qualsiasi rivista specializzata online, scopo di questa prova è vedere quanto effettivamente sia utilizzabile per sostituire un normale scooter termico da 50cc in una grande città. L’autonomia è molto ridotta ma gestibile avendo l’accortezza di avere con sé il caricabatteria. Presumo che i 66km di autonomia dichiarati a potenza pienza siano ovviamente irraggiungibili, ma che ci si attesti sui 50 reali.
Lo userò esclusivamente per lavoro e calcolando che l’ufficio dista circa 20km da casa (è in pieno centro a Roma). Prevedo di ricaricarlo in ufficio (grazie alla batteria estraibile) in modo da avere sempre un discreto margine di autonomia.
Occorre poi vedere come si comporteranno le sospensioni e soprattutto le ruote da 10″ pollici sul martoriato fondo stradale della Capitale; sulla carta l’impianto frenante (costituito da due dischi) mi sembra più che adeguato, anche se manca l’ABS, cosa che mi lascia un po’ perplesso.
0 Km
Questa sera mi è stato recapitato a casa. Purtroppo, per motivi di salute, non ho potuto fare altro che metterlo nel box. Quindi non ho avuto modo di provarlo se non dal luogo dove è stato scaricato fino al box. Sicuramente è abbastanza scattante, paragonabile ad un 2 tempi da 50cc. La partenza avviene in maniera instantanea e velocemente raggiunge i 45 orari per poi continuare accelerare più dolcemente.
In modalità ECO limitata a 30 km/h (utilizzabile solo in pieno centro, almeno a Roma) l’accelerazione è più dolce, ma onestamente non so quanto la utilizzerò… vedremo.
Per quel poco che ho potuto vedere mi sembra tarato l’acceleratore, sembra quasi un drive-by-wire.
Il tutto in un imbarazzante silenzio. Estremamente maneggevole, compatto ma piuttosto comodo (sono alto 1,80 e peso 85kg quindi non proprio piccolo) e confermo previsioni dalle prime impressioni avute dall’impianto frenante.
Ho provato ad estrarre la batteria e certo il peso di 15kg si sente, ma l’installazione e la rimozione avviene in modo piuttosto semplice. Ho anche installato un lucchetto a protezione della stessa, sfruttando il gancio presente proprio per quello scopo. Nei prossimi giorni non appena avrò possibilità di guidarlo provo anche il sistema di ricarica, visto che l’ho ricevuto con la batteria già completamente carica.
Ho avuto per la verità un po’ di difficoltà nel comprendere il funzionamento della dashboard: nonostante abbia seguito le (poco chiare) istruzioni non sono riuscito ad eseguire l’associazione bluetooth con lo smartphone. Per il resto la strumentazione è veramente ben fatta e completa. Con la batteria al 95% indicava un’autonomia residua di 47km a potenza piena e 73km in ECO.
29 Km
Dopo aver percorso i primi 30km raccolgo le mie prime impressioni. La prova è stata eseguita su strade a scorrimento veloce in orario con poco traffico e con una temperatura (8°) relativamente bassa: notoriamente le basse temperature non aiutano nella percorrenza limitando la tenuta della batteria. All’inizio della prova la batteria aveva una carica del 94% e 4Km sul totale del contakm.
Lo spunto al semaforo è decisamente buono, lo scooter accelera abbastanza velocemente fino ai 40 orari per poi distendersi fino al raggiugimento della velocità massima (personalmente ho raggiunto senza sforzo i 61 orari). Lo scooter mantiene in modo naturale una velocità di crociera di 50/55 orari. Nelle salite la limitata potenza si fa sentire ma non sono un problema in ambito urbano.
I freni sono più che adeguati, le sospensioni forse un po’ troppo morbide specie all’anteriore. Le ruote da 10″ non aiutano in presenza di fondi non regolari. La ciclistica per il resto è sana e a bordo si ha una situazione complessiva di sicurezza. Il faro a LED garantisce un’ottima visibiltà, superiore a quella di molti scooter ben più grandi.

Al termine del giro, dopo aver percorso 25km lo strumento mi dava circa il 53% di batteria residua. Non male. Giunto a casa ho rimosso la batteria e l’ho messa a ricaricare in casa. Nel giro di un paio d’ore ha raggiunto nuovamente il 100%. Unico neo, oltre al già citato peso del pacco batteria, il rumore prodotto dalla ventola dell’alimentatore somigliante alle ventole di raffreddamento di un server.
147 Km

In questi giorni ho provato lo scooter aumentando progressivamente il raggio di azione. In modalità Sport non è quindi impossibile raggiungere i 50km, anzi: questa mattina sono stato a trovare una mia amica per farle un preventivo per un lavoro in negozio.Il negozio si trova piuttosto lontano, a circa 25km da casa mia, veramente al limite, visto che tra andata e ritorno erano 50km. Partito con il “pieno” sono giunto a destinazione con il 64% di batteria residua, avendo con me il caricatore ho messo la batteria in carica nel negozio. Dopo poco più di un’ora la batteria era di nuovo al 90%
Nel viaggio di ritorno ho fatto un paio di deviazioni e sono rientrato con il 53% di carica residua. Il tutto senza adottare una guida parsimoniosa.
Si tratta di un test importante visto che replica lo scenario classico (come distanze) che affronto per andare in ufficio.

Con la differenza che in ufficio di solito ci sto almeno 9 ore quindi ho tutto il tempo per una ricarica completa.Per il resto lo scooter si comporta in modo eccellente in città: agile, svelto, ottima frenata e soprattutto un comfort insospettabile. In città è paragonabile ad uno zip 50, ma è persino più efficace vista l’erogazione del motore elettrico: mantiene i 50 orari senza alcuno sforzo ed allunga ben oltre i 60 dichiarati basta un lieve falso piano.
Paga ovviamente dazio nel breve tratto extraurbano che compio per rientrare a casa dove le prestazioni sono appena sufficienti, ma per l’uso per cui è stato progettato è veramente l’ideale.
306 Km
Dopo aver provato per diverse volte il tragitto casa-ufficio si confermano le prime impressioni. Lo scooter, complice la sua leggerezza, si guida molto bene, ed in città ha prestazioni più che adeguate.Nonostante le ruote da 10 pollici ha un confort notevole anche sul pavé e si rileva meno rigido di veicoli con ruote di diametro maggiori. I
Arrivato sotto l’ufficio, sfilo la batteria e la porto con me per metterla in carica sulla scrivania. Carica che avviene in un paio di ore. All’uscita con la batteria di nuovo al 100% ho tutta l’autonomia che mi serve per tornare a casa anche facendo deviazioni sostanziose