Negli ultimi anni gli effetti combinati dello shortage di materie prime e della Brexit, hanno causato grossi problemi nel reperimento dei Raspberry: il prezzo per un Raspberry 4 8GB ha ormai superato i 170€, ai quali vanno aggiunti almeno altri 40 euro per i componenti aggiuntivi (case, alimentatore, MicroSD…) per allestire un sistema funzionante.

In sintesi per avere un mini server dalle prestazioni limitate si superano i 200€. Per quella fascia di prezzo ormai si trovano diverse alternative in grado di offrire prestazioni decisamente superiori ad un prezzo decisamente più conveniente. In effetti con quel budget si possono trovare ottime soluzioni “rigenerate”, come ad esempio degli ottimi Dell Optiplex MFF con processori intel di tutte le taglie. Si tratta di macchine non più recenti con processori di generazioni ormai superate, ma pur sempre adeguati per i compiti per cui normalmente si utilizza un Raspberry. Ma un punto di debolezza delle macchine rigenerate risiede nell’efficienza energica: a fronte di un TDP di un raspberry di almeno 7 Watt (che superano gli 11 in caso di overclock), macchine di questo tipo ne richiedono almeno 35.

Per inciso: il Thermal Design Power (TDP) rappresenta la potenza media, in watt, dissipata dal processore durante il funzionamento alla frequenza di base con tutti i core attivi in ​​un carico di lavoro ad alta complessità definito da Intel. Tale valore è un metodo indiretto utile sia per determinare il consumo di una macchina sia per determinare le esigenze di raffreddamento.

Il Raspberry infatti ha avuto sempre dalla sua un TDP molto basso, ragion per cui è sempre stato considerato un’ottima alternativa per server casalinghi come i NAS o media server, per cui è prevista operatività H24, ma… nell’ultima casistica le prestazioni limitate del processore però limitano parecchio le capacità di encoding e decoding.

A questo punto però la domanda è: esistono alternative ai processori Quad core 64-bit ARM-Cortex A72 (in circolazione dal 2019) che pur avendo un TDP basso consentono prestazioni migliori ad un prezzo conveniente?

Celeron

Celeron è una serie di modelli di microprocessori per computer di fascia bassa destinati a personal computer a basso costo, prodotti da Intel. La prima CPU con marchio Celeron è stata introdotta il 15 aprile 1998 ed era basata sul Pentium II. I processori a marchio Celeron rilasciati dal 2009 al 2022 in genere offrono prestazioni inferiori per velocità di clock rispetto alle linee di CPU Intel di punta, come i marchi Pentium o Core. Spesso hanno meno cache o funzionalità avanzate disabilitate intenzionalmente, con un impatto variabile sulle prestazioni, ma ad un costo decisamente contenuto.

Ad oggi un buon compresso tra prezzo, prestazioni e consumi è rappresentato dal Celeron N5095, che troviamo su tanti Mini PC in circolazione.

Ace T8 PRO Intel Celeron Mini PC

Tra le tante proposte disponibili per fare una prova ho acquisito un Ace T8 Pro, comprato su Amazon a 139€. La macchina, paragonabile come dimensioni ad un Raspberry del quale è addirittura più compatto, si presenta con una configurazione di tutto rispetto.

Facendo un confronto con il Raspberry 4 standard al prezzo di un aumento dei consumi (ma solo a pieno carico) relativo, si ottengono prestazione molto più elevati, ad un costo molto più contenuto.

Raspberry Pi4 standardAce T8 Pro
CPUBroadcom BCM2711
ARM Cortex A72
Intel Celeron N5095
Core4C/4T4C/4T
Clock1500Mhz2000Mhz
TurboN/A2900Mhz
RAM8GB8GB
StorageMicroSD (max 64GB)NvMe 256GB
TDP7,5-11W15W
LAN1 x 1Gbps2 x 1Gbps
USB2 x 3.0
2 x 2.0
3 x 3.0
HDMI2 MicroHDMi3 HDMi
CPU Mark Rating*8524129
* fonte https://www.cpubenchmark.net/

Supporto Linux

L’evoluzione delle distribuzioni 64bit per il Raspberry con processore ARM 64bit è andata un po’ a rilento ed stabilmente in produzione da circa un anno; diversamente l’utilizzo di architetture standard permette all’Ace T8 Pro un supporto Linux “out of the box”: una volta fatto il boot con una live di Ubuntu, l’installazione avviene in modo semplice, senza bisogno di alcun intervento. Nel mio caso utilizzandolo come mediaserver con Emby, ho optato per una installazione headless ed ho affiancato il disco da 256GB del mediaserver un disco da 2TB SSD, per lo storage dei media da riprodurre. Completano la realizzazione una serie di scripts bash per le attività di manutenzione più tipiche.

Tra le funzionalità che più si possono apprezzare su un device di questa fascia di prezzo sono la perfetta implementazione delle funzionalità Wake on Lan e la presenza di un’acceleratore grafico di fascia bassa, ma che ne consente anche l’utilizzo come desktop in modo più che soddisfacente.

Durante un test di conversione di file video ho verificato prestazioni molto superiori rispetto al Raspberry: per convertire un flusso video di 6GB (un filmato di circa 2 ore ad alta definizione) ha raggiunto una velocità di 6x effettuando la conversione in circa 18 minuti. La stesso file con un Raspberry PI 4B ha richiesto oltre 2 ore ad una velocità di 0.95x. Il tutto nel massimo silenzio, in quanto nonostante le temperature raggiunte superino gli 80°C, la ventola di raffreddamento dell’Ace T8 Pro resta piuttosto silenziosa.

Volendo si può optare per il modello Plus dotato di un processore N95 di dodicesima generazione, ancora più performante che pur mantenendo invariato il TDP a 15W, ha un clock più alto (3,4Ghz) e può quindi arrivare a prestazioni con picchi superiori del 20% del modello Pro, oggetto dei miei test.

Conclusioni

Raspberry PI è stato per anni il punto di riferimento per mini server casalinghi e non, re incontrastato grazie ad una grande affidabilità ed il basso costo. Oggi a seguito di innalzamento dei prezzi non sempre giustificabile ed una agguerrita concorrenza nei prezzi da parte di altri costruttori non è più una scelta così imprescindibile. I processori Intel entry-level rappresentano oggi una validissima alternativa che vale la pena testare.