Oggi forse parlare ancora di un Nas “fisico” gestito in casa propria può sembrare un retaggio del passato: ci sono tantissimi servizi in cloud che consentono di immagazzinare terabyte di dati per pochi (mica tanto) euro… Ma soluzioni fisiche come il NAS sono ancora irrinunciabili quando si vuole mantenere il controllo sul “dove” sono custoditi i propri dati.Negli ultimi decenni accanto a soluzioni professionali molto costose sono nate diversi prodotti commerciali per uso casalingo. QNAP e soprattutto Synology offrono prodotti di indubbia qualità che sotto i duecento euro (senza disco) offrono discrete prestazioni.
Dopo averli usati per anni mi sono voluto cimentare a realizzarne uno in proprio, cercando di ottenere prestazioni superiori con una spesa inferiore, che funzioni oltre che da file server anche da media serve con un occhio all’ambiente, realizzando qualcosa che abbia consumi energetici contenuti.
Basandomi sul tanto amato Raspberry Pi3 e utilizzando Open Media Vault tiro giù la lista della spesa.
La lista della spesa
- Raspberry Pi 3B+ 35€
- Case con ventola 11€
- MicroSD 16GB 8€
- Alimentatore 2,5A 5V 8€
- Hard disk da 2,5″ Seagate barracuda 2TB 80€
- Case hdd 3.0 da 2,5″ 11€
Facendosi un rapido calcolo stiamo a 160€. Non proprio vicino ad un Synology DS 116 che con un disco da 2TB costa oltre i 250€. In realtà avevo già tutti i pezzi in casa, quindi il mio costo reale è stato pari a 0. Se avessi dovuto aquistarli avrei preferito un Raspberry 4 con almeno 2GB RAM che sarebbe costato circa 50€
Pregi
Se cercate la semplicità una soluzione commerciale come un Synology DS 116 è un’ottima scelta: non richiede conoscenze troppo elevate per essere configurato ed è dotato di un’interfaccia grafica piuttosto intuitiva. Ma… Se quello che cercate è invece una cosa diversa… Open Media Vault è un’altra cosa: basato su Debian e seguito da una community molto attiva consente un livello di personalizzazione praticamente infinita. Il tutto condita dalla solidità di una distribuzione Linux ampiamente collaudata.
Ovviamente richiede una certa conoscenza dei sistemi Linux. Ma la differenza di prestazioni è avvertibile. Anche se sulla carta a livello hardware c’è una certa equivalenza (anzi sembrerebbe più prestante il Synology) in termini di performance “reali” il RaspNAS sembra più reattivo.
I pro sono indubbiamente rappresentanti dal fatto che essendo basato su una distribuzione Linux (e non su un sistema proprietario come il DSM di Synology) consente una personalizzazione a tutto tondo del sistema.
L’altro innegabile vantaggio è che consente un approccio modulare: nel mio caso ad esempio basandomi su un Raspberry 3B+ e su un disco esterno eventuali upgrade sono meno complessi.
Aggiungere un disco nuovo e migrare i dati è più agevole, oppure nel caso fra qualche mese decida di sostituire il Raspberry 3 con il nuovo 4, non avrei la necessità di importare i dati, ma solo di configurare il sistema nuovo e poi agganciare il disco.
Viceversa sui Nas commerciali è necessario ogni volta metterli in parallelo e spostare i dati da uno all’altro.
Funzioni
- Open Media Vault supporta i protocolli di condivisione più diffusi per cui può condividere risorse tra sistemi diversi (Windows, Mac, Linux…). Ma le sue funzioni non si limitano a questo.
- Supporta configurazioni in RAID
- Supporta i Logical Volume.
- Può funzionare da download manager grazie al supporto di pacchetti evoluti come aria2 e Transmission.
- Può fungere da FTP server
- Può essere amministrato da riga di comando via SSH
- Dispone di solidi sistemi di protezione come fail2ban
- Può funzionare da printer server grazie alla presenza di CUPS
- Può funzionare da web server con Apache, MariaDB e Php (Lamp)
- Permette la configurazione di vari tipi di backup per proteggere i vostri dati importanti
- Può funzionare da mediaserver grazie alla perfetta integrazione con Plex.
- Dispone di un app (OVM home) che vi permetterà la completa gestione del server dallo smartphone
- Può funzionare da ServerVPN per permettervi di accedere ai servizi erogati dal NAS e alla vostra LAN in modo sicuro dall’esterno
E tanto altro ancora.
Nelle prossime settimane scriverò altri articoli in merito.
… e i Contro
- Il Raspberry 3B+ ha solo interfacce USB 2.0. in che si traduce in velocità di lettura/scrittura limitate. Il che è un problema quando si devono spostare files di grosse dimensioni.
- La ethernet non è particolarmente performante. Dovrebbe essere a 1Gbit, ma in realtà offre prestazioni da 100Mbit
- Le limitate capacità del processore ARM non consentono la transcodifica dei contenuti multimediali, ma sarebbe oggettivamente chiedere troppo.
Per la transcodifica c’è poco da fare servono processori potenti (almeno un Intel i5) quindi non c’è niente da fare, ma onestamente è un problema secondario. Mentre i primi due i problemi possono essere risolti facilmente puntando sul nuovo Raspberry 4 che ha 2 porte USB 3.0 e una nuova interfaccia ethernet. Magari a Natale
Ciao, sono Juri mi occupo di telecomunicazioni e altro utilizzo il raspberry per commercializzare piccoli pbx voip.
Per divertimento ho installato openmedia su un raspberry 3 non ho fatto alcun test ne approfondito la cosa, mi chiedevo se fosse possibile avere anche un sistema tipo download station (sinology) con torrent e emule?
Sarebbe molto bello poterci far girare anche kodi in parallelo ma non so se l’hardware riesca a supportare il tutto.
Secondo te è fattibile?
Allora secondo me si.
Sul forum di openmediavault consigliano l’approccio con Docker, ma personalmente ho preferito installare direttamente da riga di comando Aria2 con Aria2webui, ma ammetto che è un po’ complesso. Transmission è oggettivamente più semplice da installare e configurare. Oggi ho tutto che gira senza alcuno sforzo su Raspberry 4 4GB. Sia la parte torrent sia la parte storage non richiedono particolari risorse… quanto a Kodi, forse la CPU e la RAM del Raspberry 3 è un po’ limitata. Utilizzerei un 4 che è decisamente più performante.