Parlare nel 2019 di impianti stereo aftermarket può sembrare anacronistico: i nuovi modelli escono tutti già dotati di impianti abbastanza decenti e ben integrati nella plancia dell’auto. Ma se si a che fare con modelli non proprio freschissimi, o a qualche restauro può essere interessante vedere cosa offre il mercato.

1 o 2 DIN?

Bella domanda. Se parliamo di auto vecchiotte, spesso la scelta ad un 1 DIN è obbligata. Sulle nuove invece la scelta se optare tra i due può essere problematica: per acquistare un 2 DIN decente, dotato di Android occorrono almeno 250€, ma per uno veramente valido dovete preventivare quasi il doppio della spesa… Mentre uno stereo da 1 DIN di ottima qualità non costa più di 120/150€. Ora, ammesso che non sia un problema spendere 400€ per un 2 DIN, c’è da considerare un’altro fattore: in città come quella dove vivo radio del genere le rubano… e spesso il danno che fanno per rimuoverle dalla vostra auto e anche maggiore del valore stesso della radio.

Ho provato in passato radio 2 DIN “economiche” (sotto i 200€) con Android, ma si tratta spesso di device made in China, lenti, instabili e poco affidabili.

Sono dunque tornato su quelli più tradizionali ad 1 DIN, ma tecnologicamente interessanti come il Pioneer SPH-10BT

Questo modello è piuttosto interessante anche se punta tutto sull’interazione con gli smartphone android e iOS di ultima generazione. Di per sé lo stereo si limita a fare il suo ruolo “musicale”, ovvero ad essere il front end del vostro sistema multimediale. Tutto viene gestita dall’app Pioneer Smart Sync, dalla configurazione dell’equalizzatore, all’illuminazione dello stereo, alla configurazione dell’app per la navigazione, messaggistica, ecc…

Comè fatta

Esteticamente è gradevole, minimalista, classico stile Pioneer. Il comparto audio è di alto livello, potente e affidabile, così come il modulo di connessione bluetooth piuttosto rapido a stabilire la connessione. Degna di nota la funzionalità vivavoce di qualità veramente superiore alla media.

La radio è dotata dei tasti fisici per interagire con lo Smartphone:

  • Comandi Vocali: attiva la ricezione dei comandi vocali per gestire il navigatore, il telefono, la messaggistica.
  • Navigatore: avvia sul display del dello smartphone il navigatore di vostro gradimento. Ho provato con Waze e con Maps e funziona alla perfezione
  • Messaggistica
  • Il pulsante per la gestione del comparto telefonico. Molto buono il fatto che supporta anche i devices dual sim, cosa che invece non avviene con Android Auto.

E’ dotato di porta USB sia per l’ascolto di file MP3, sia per la carica del cellulare che avviene, tra l’altro, in modalità rapida.

Ma il suo plus è senza dubbio il supporto per lo smartphone integrato che risulta solido e di facile utilizzo ed è a scomparsa, qualora si intenda utilizzare lo stereo come semplice radio.

Per scongiurare i furti lo stereo è dotato di frontalino asportabile, cosa molto utile quando dovete lasciare l’auto in zone poco raccomandabili.

Pioneer Smart Sync

L’App è ancora acerba, ma viene costantemente aggiornata e visto che non è dedicata solo a questo modello, ma supporta anche tutte le altre radio Pioneer di ultima generazione, di conseguenza c’è da sperare in sviluppi futuri. Supporta i comandi vocali in modo piuttosto buono, anche se non al livello di Android Auto. Per gestirla meglio ho fatto delle configurazioni apposta con Tasker

Il verdetto

Se siete persone che badano alla sostanza questa radio è quello che cercate. Pratica, minimalista e molto performante. Costa il giusto (in questi giorni a Maggio del 2019, è in offerta su Amazon a 109€). Certo esteticamente è ben più accattivante uno stereo 2 DIN… ma a livello di performance non ha nulla da invidiare ad unità che costano anche il triplo. A mio avviso è una soluzione alternativa molto intelligente.