Con la ripresa dell’anno scolastico il traffico di Roma è tornato intenso, come al solito. Per percorrere i 15 chilometri da dove abito all’ufficio in auto ci vogliono oltre 50 minuti. Dopo averlo provato a dicembre dello scorso anno ho deciso di sostituire il mio Agility 150 con il nuovo People S. Dopo aver percorso 500 chilometri ed aver concluso il rodaggio, posso scrivere la comparativa tra questi due scooter economici, ma molto pratici. Tra i due ci sono, all’atto dell’acquisto, una differenza di 400-500 euro a vantaggio dell’Agility, la domanda è: ne vale la pena?
Come sono fatti
L’estetica del nuovo People S, non ha nulla a che vedere con il precedente modello, a mio parere decisamente… brutto. Questo nuovo modello pur essendo chiaramente ispirato all’Honda SH, ha una sua personalità ed una linea molto gradevole. Le finiture sono di un livello decisamente superiore rispetto all’Agility: i comandi al manubrio sono più moderni, così come la strumentazione, veramente completa con tanto di contagiri e voltometro, non ha nulla a che vedere con quella spartana che monta l’Agility. Il parabrezza di serie (che ho smontato subito, perché non li sopporto specie di notte) è molto elegante e leggero e ben si inserisce nel design dello scooter.
Sull’Agility invece occorre affidarsi a soluzioni aftermarket indubbiamente meno belle e che soprattutto fanno diminuire il gap del prezzo di acquisto. I due scooter condividono la stessa impostazione, con ruote di diametro differente (anteriore da 16″ e posteriore da 14″) per garantire comfort ma anche capacità di carico, così come condividono il medesimo e validissimo impianto frenante, veramente esente da critiche: ridotti spazi di arresto, modulabile e sincero. Ad essere puntigliosi, magari potrebbe essere più contenuta la corsa della levo freno anteriore, ma stiamo sempre parlando di uno scooter dalle prestazioni contenute, quindi è molto relativo. Le sospensioni sono discrete, forse un po’ dure, ma lavorando sul precarico è possibile regolarle a piacimento, così come sull’Agility.
Il serbatoio è posto sotto la pedana ma è più piccolo (6 litri invece di 7) di quello dell’Agility, ma non è un grosso problema come vedremo.
Sul People si sta però indubbiamente più comodi ed anche chi come me è alto 1 metro e 80 sta decisamente comodo. C’è più spazio per le ginocchia rispetto all’Agility, così come il vano sotto sella del People S è più capiente e regolare ed è in grado di ospitare un casco integrale, guanti e tuta anti pioggia. Sull’Agility, invece, il casco integrale non entra, al massimo un jet. Il People S vanta poi ben due prese USB, una sotto la sella ed un’altra, comodissima, sotto il piantone di sterzo, ideale per caricare uno smartphone ed un navigatore.Completa la dotazione del People S l’impianto di illuminazione full LED molto efficiente, a differenza dell’Agility che ha solo le luci di posizione anteriore a LED. In sentesi, fermo restando la validità di ambe due, il People rappresenta veramente un passo in avanti.
La meccanica
L’Agility monta l’immortale GY6, monocilindrico raffreddato ad aria con due valvole in grado di erogare 11 cavalli. Il People, invece, monta il G5eco, un’evoluzione del GY6, dal quale differisce per la distribuzione a 4 valvole ed eroga una potenza di 14cv. Non c’è niente da fare… i 3cv in più si sentono tutti. Il People S è più scattante, più veloce, più vivace. Il motore è sempre pronto ed è in grado di destreggiarsi con disinvoltura nel traffico e può competere come prestazioni con i più complessi e costosi motori Honda, punto di riferimento della categoria. Supera rapidamente i 100km/h per poi allungare fino ai 120 indicati. L’Agility raggiunge a stento i 110. Ma la vera sorpresa l’ho avuta dal benzinaio, dove ho riscontrato consumi inferiori a fronte di un incremento deciso delle prestazioni. Dalle verifiche fatte personalmente, mentre l’Agility era in grado di percorrere 35-36 km/l, con il People S sono riuscito a fare con 3 pieni una media di oltre 39,6 km/l, senza una guida particolarmente accorta. Con pochi accorgimenti penso si possano superare i 40 agevolmente. In ogni caso sono valori veramente eccellenti e consentono un autonomia di almeno 160km prima che si accenda la spia della riserva. Il tutto unito ad una trasmissione veramente ben tarata ed una frizione che non strappa.
Conclusioni
Fermo restando che continuo a considerare l’Agility 150 un ottimo scooter da città equilibrato e concreto, è indubbio che potendo spendere quei 400 euro in più il People S rappresenta la scelta migliore. L’Agility fa tutto quello che fa il People, ma il People lo fa meglio.
Schede tecniche: People S 150i – Agility R16+ 150i ABS
Complimenti con l articolo. Mi immedesimo nell articolo in quanto anch’io ho avuto per un anno il nuovo agility e ora lo sto cambiando causa velocita e sospensioni. Volevo chiederlo se il people a livello di sospensioni e migliore o non cambia nulla. Grazie
A livello di sospensioni non pui certo pensare che sia tutta un’altra cosa. Io ci faccio anche 100 km al giorno nel traffico di Roma e mi trovo benissimo. A livello di motore invece la differenza è notevole.
Ecco questo era il mio dubbio sul People 150..la velocità, sui vari blog ho letto che arriva a stento a 110…oltre al serbatoio che se lo facevano di 7 litri era perfetto.
Io vengo da un Agility 125 R16…un parto lento, consuma come una ciminiera con un pieno se arrivo a 120km di autonomia è oro colato…ok che tengo sempre il gas aperto ma mi sembra eccessivo.
Quindi mi confermi che invece la velocità è un pò piu decente? sennò davvero un 125 sh mi fa la strisciata…